Intervista a Raffaele Baldan

In questa breve intervista impareremo a conoscere meglio Raffaele Baldan, il Plant Manager che da circa un anno porta esperienza e professionalità in Enerblue con l’intento di migliorare l’organizzazione della produzione e del magazzino in modo da rendere sempre più efficiente e veloce l’evasione dei nuovi ordini.

• Qual è il tuo ruolo in Enerblue?

Attualmente ricopro il ruolo di Plant Manager, con la responsabilità della produzione, del magazzino e del building.

• Da quanto tempo lavori in Enerblue?

Ho festeggiato pochi giorni fa il mio primo anno in Enerblue.

• Qual è stata la tua precedente esperienza lavorativa?

Ho lavorato per una multinazionale nel settore fashion&luxury e per un’azienda Americana nel settore industriale.

• Sei soddisfatto dei risultati raggiunti dall’azienda?

Molto, abbiamo fatto passi da gigante, e soprattutto abbiamo sogni da grandi!

• Come avete affrontato e superato questo ultimo anno e mezzo di pandemia?

Seguendo sempre le regole! I ragazzi si sono impegnati moltissimo nel lavoro nonostante tutte le problematiche insorte con lo scoppiare della pandemia.

• Quali sono gli obiettivi a medio/lungo termine che vi siete prefissati?

L’obiettivo principale è la crescita, in tutte le direzioni: qualità, efficienza, puntualità, sicurezza. Sempre lavorando di squadra! A lungo termine il team di Enerblue vuole onorare il motto che riportiamo su ogni maglietta: “Riscaldiamo tutto, tranne il pianeta”!

• Quali processi metti in atto per assicurarti che i dipendenti raggiungano gli obiettivi dell’azienda?

La condivisione per me è fondamentale. Spiegare dove stiamo andando e dove vogliamo andare è alla base per concorrere insieme verso il raggiungimento di ogni obiettivo.

• Qual è il punto di forza del team Enerblue?

Le capacità dei nostri ragazzi. Riuscire a fare, costruire, risolvere anche quando il tempo stringe!

• Quale colore, sensazione o aggettivo descrive meglio la tua visione di Enerblue?

Il blu! È il colore del mare, dalle infinite possibilità. E soprattutto è Il DNA del nostro passato, del nostro presente (Enerblue) e del nostro futuro (progetto FrecciaBlue)